Di tutto il male
e di quelle ferite curate con il sale
tu non sei lo squarcio più grande
Tu sei un taglietto
un pò di sangue che esce lento e denso
che sporca la pelle di delusione
Cosa vuoi che sia per me
il tuo pugno nello stomaco
o l’ennesima caduta nel vuoto
Cosa vuoi che sia per me
un’altra pugnalata
solo un dolore di breve durata
Io ci sono abituata
@Blogjuls 17 Aprile 2019
Questa poesia è un capolavoro. Ma più che altro, fa arrabbiare. Non mi piace, questa donna ricoperta di cicatrici, ormai insensibile ai colpi, rassegnata…mi piacerebbe piuttosto sapere quanti cadaveri hai seminato lungo il tuo viaggio, quante teste hai mozzato, quanti testicoli gettato nel cassonetto dell’organico…aspetto la prossima poesia!🌹
Tanti sono i cadaveri seminati lungo il viaggio, direi quasi tutti…
Ma nonostante il farli fuori resta il dolore, la delusione, il disincanto.
Alla prossima poesia sì, Fabricio, grazie come sempre 🌹
Hai ragione, le citrici rimangono sempre. 🌹
Quelle restano sì… E poi io sono contraria alla chirurgia plastica!! 😆
…essere abituati al peggio è sempre il miglior allenamento a 360º
Maria
Come darti torto… Tristemente vero…
Buona serata
Today at YOUTUBE, a film/reportage about Aleppo! Have a good weekend and thank you for All your work that you GIVE to us !
Everything happens for a reason, and I’m gonna explain you soon…
Thanks a lot, José