Oggi il family day dovrebbe festeggiare tutte le famiglie: grandi, piccole, allargate, diversificate.
Quando ami, ami e basta.
L’amore non ha limiti, confini di sesso, non si categorizza: va oltre…
Non si decide chi amare per convenzione: lo si fa con il cuore, con l’animo, con la mente e tutto il corpo.
Siamo un popolo ineguagliabile sotto molti aspetti: primeggiamo per arte, cultura, ingegno.
E poi?
Poi ci perdiamo nel branco, scia di bigotti, barotti nel mio DNA torinese, che esalta la tradizione di una mamma, un papà e figli a carico, che la domenica mattina vanno a messa.
Non ho nulla in contrario al costume del nucleo familiare cristiano-cattolico, ma credo sia quanto meno doveroso lasciare a tutti gli altri l’autonomia di scelta: libertà dell’amore e degli affetti, di pensiero e forma.
Questo ‘benedetto’ family day divide la Chiesa stessa e Bergoglio non fa eccezione.
Le masse cristiane si sono schierate contro il nuovo disegno di legge sulle unioni civili fra persone dello stesso sesso.
Il gesuita in carica, abile leader politico, ha fatto pertanto un passettino indietro per placare gli animi e compiacere le folle, dichiarando: “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”…
Mi scusi, Sua Santità, ma di quale confusione sta parlando?
Disorientamento? Caos?
Se il Santo Iddio ha mai contestualizzato lo stato di famiglia, sicuramente, lo avrà fatto considerando un nucleo familiare unito nella continuità della vita, dei valori e del rispetto reciproco e non in base ai sessi!
Sbaglio?
Ma non era pace e bene?
Direi babele…
SALMO 62
Solo in Dio riposa l’anima mia
Sì, sono un soffio i figli di Adamo,
una menzogna tutti gli uomini
insieme, sulla bilancia,
sono meno di un soffio.
Non confidate nella violenza,
non illudetevi della rapina;
alla ricchezza, anche se abbonda,
non attaccate il cuore.