Una terra nella terra, patria nella patria, un confine nel confine.. Niente può essere paragonato alla realtà presente nella cosiddetta ‘terra santa’.
Un viaggio nel viaggio attraverso i contrasti, i conflitti e la discordia, ma anche le armonie e le sfumature di pensiero e colore: l’unicità di universi paralleli e al contempo convergenti. L’aria è tersa di storia, carica di energia, materia informe influenzata dalle coscienze: la sostanza di cui è fatto il mondo.
E se è vero che c’è sempre un inizio quello è stato qui, nel centro del mondo: la mappa a trifoglio di Bünting pone Gerusalemme al centro della Terra.
Tutto parte da qui, un unico fulcro, un atomo, che si è scisso in più parti, originando credi differenti, ma pur sempre con la stessa matrice.
Per la prima volta nella mia vita mi sono trovata di fronte a un crogiolo di culture una nell’altra, una sorta di condivisione degli spazi atavica..
Ma ciò che rende speciale questi posti sono le persone che ci vivono, con profondo coraggio, dignità, amore per la patria e per le tradizioni.
Gente aperta, sincera, pronta ad aiutare, foss’anche solo con un semplice sorriso di rassicurazione.
Vi invito ad andare al di là della propaganda, del sentito dire e del dato per scontato: non c’è una sola verità.
Attraversate quella linea di confine, il checkpoint, guardate con gli occhi dell’uno e dell’altro: sì, popoli divisi forzatamente, vittime a volte di loro stesse, della politica e degli interessi di pochi, ma persone che camminano a testa alta, speranzose in un cambiamento e senza alcuna rassegnazione sul viso.
I miei occhi le hanno viste divise da barriere fisiche, ma unite negli intenti e dal desiderio comune di pace.