Il Fish River Canyon in Namibia meridionale è secondo per grandezza, a livello mondiale, solo al Grand Canyon americano.
Questo immenso, maestoso e magnifico paesaggio è davvero mozzafiato.
Le altissime pareti rocciose e le profonde gole si sono formate attraverso un percorso durato migliaia di anni: movimenti tellurici della crosta terrestre formarono il canyon, che divenne così caratteristico grazie a fenomeni di erosione, causati dai consistenti volumi d’acqua trasportati dal fiume namibiano Fish, nel corso di millenni.
Centosessanta chilometri di estensione, circa ventisette di larghezza e profondità che superano i cinquecentocinquanta metri: un dislivello notevole!
Il canyon fa parte del Ai-Ais Richtersveld Transfrontier Park, una riserva naturale, anche se più della metà dell’intero perimetro si trova in terreni di proprietà privata.
Oggi il fiume Fish è secco per gran parte dell’anno, ma è ugualmente spettacolare seguirne il percorso attravero le gole…
Da nord la porta d’ingresso è da Hobas, dove si raggiunge il punto di osservazione principale.
Una vista incredibile dell’intera valle si combina con le prime impressioni del Nama Karoo da una parte, ecosistema di vegetazioni basse ad arbusto, e del Fish River dall’altra, oltre il quale c’è il Karoo, la zona meno arida, costituita da savana e prateria.
L’habitat riunisce diverse specie di mammiferi, varietà di rettili, insetti e pesci, che vivono nelle piscine naturali o vicino le sorgenti di acqua calda: queste ultime si generano sul fondo del canyon e la più famosa è Ai-Ais.
Poco più a sud va a morire il Fish river, all’interno di quello che è un altro paradiso, varcando la soglia del Sud Africa: il Blyde River Canyon…
Ma questa è un’altra storia, un altro viaggio…