“Ho iniziato a viaggiare a diciannove anni. E ho deciso che, qualsiasi cosa avrei fatto nella vita, i viaggi ne avrebbero fatto parte.”

Yemen,  ©Steve McCurry
Yemen, ©Steve McCurry

Steve McCurry nasce in Pennsylvania, a Philadelphia, studia fotografia, cinema e teatro: inizia giovanissimo a lavorare per alcuni quotidiani.

Cambia tutto quando decide di abbandonare il lavoro stabile per diventare freelance, girare il mondo, imprimerlo sulla pellicola della propria, personale, visione della vita.

Vietnam, 2013 ©Steve McCurry
Vietnam, 2013 ©Steve McCurry

Il primo di una lunga serie di viaggi è l’India, dove tornerà, per sua stessa ammissione, più di ottanta volte! Quel paese incredibile, mistico, colorato, pieno di contrasti e valori unici, volti indimenticabili, espressioni mute di discorsi senza fine.

India, ©Steve McCurry
India, ©Steve McCurry

E’ qui che impara a guardare alla vita e ad aspettarla, a cogliere l’attimo, che rimarrà inciso per sempre nella sua memoria e in quella di tutti noi.

“Se sai aspettare le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto”: mai frase è stata più vera di questa e sintetizzante il lavoro di un fotografo, di un uomo, che ha fatto del suo percorso una finestra sul mondo, quello vero delle guerre, povertà e miseria umana, di sorrisi e pianti di bambini, dello scorrere della vita comune.

Beirut, Libano, 1982 ©Steve McCurry
Beirut, Libano, 1982 ©Steve McCurry

McCurry rappresenta l’arte della fotografia contemporanea: ogni scatto racchiude un universo di emozioni, l’avventura e la passione tradotte nella condivisione con il prossimo, colto nel suo attimo più vero.

Afghanistan, ©Steve McCurry
Afghanistan, ©Steve McCurry

Alla fine del 1979 scoppia la guerra russo-afghana e l’entrata nel paese è vietata per tutti i giornalisti; Steve indossa abiti locali, si fa crescere la barba e attraversa il confine del Pakistan per entrare in Afghanistan.

Afghanistan, 1979-1980 ©Steve McCurry
Afghanistan, 1979-1980 ©Steve McCurry

Viaggia con i mujaheddin, documenta la guerra afghano-sovietica, i giorni dei guerriglieri, i pericoli, il costo umano della battaglia. Al rientro nasconde i rullini fotografici cucendoli fra i tessuti dei vestiti, rischiando di essere scoperto e severamente punito.

Afghanistan, 1979-1980 ©Steve McCurry
Afghanistan, 1979-1980 ©Steve McCurry

Le fotografie di questo conflitto vengono pubblicate sul “Time” e gli valgono il premio “Robert Capa Gold Medal”, riconoscimento per il Miglior Reportage fotografico dall’estero: sono scatti in bianco e nero di cruda bellezza, che permettono di farsi un’idea realistica di quello che accade in Afghanistan.

E’ di questo periodo l’immagine che lo rende famoso in tutto il mondo, scelta come copertina per il National Geographic nel 1985: la “Ragazza afghana”, una foto realizzata in un campo profughi a Peshawar, Pakistan, simbolo delle atrocità della guerra e delle sofferenze di un popolo privato di tutto.

Peshawar 1984 , ©Steve McCurry
Peshawar 1984 , ©Steve McCurry
Peshawar 1984 , ©Steve McCurry
Peshawar 1984 , ©Steve McCurry

Il lungo viaggio di McCurry attraversa tutto il mondo: un repertorio di immagini multietniche, di pluralità, dove il ritratto individuale assume primaria importanza, un singolo racconto che vive di sentimento proprio, riflesso in un contesto più ampio di umanità.

Le opere più recenti segnano i passi della storia moderna, come la Guerra del Golfo, l’attacco alle Torri gemelle, le condizioni dei bambini nel mondo, il lavoro e la vita quotidiana dei produttori di caffè in Africa e America latina, promuovendo un progetto ecosostenibile e di sostegno di identità culturale, quale Tierra, per l’azienda Lavazza.

Progetto Tierra, ©Steve McCurry
Progetto Tierra, ©Steve McCurry

Una vita intera inseguendo altra vita, esperienze ed emozioni differenti: McCurry ci mette l’anima, fotografa con curiosità ed empatia, ogni immagine è diretta, impregnata di immediatezza, raggiunge dritto il cuore, un modo incompararabile di scrivere storie come il più nobile dei poeti.

Jodhpur India, ©Steve McCurry
Jodhpur India, ©Steve McCurry

“The power of a single frame can change the way we look at the world”

Photos Gallery shooted at Venaria Reale – Citroniera of the Juvarra Stables at the Venaria Royal Palace – Turin Exhibition “The World of Steve McCurry”

2 commenti

  1. Complimenti: una biografia sentita e partecipata in maniera esemplare senza enfasi, ma neppure riduttiva. Si legge tutto d’un fiato, potrebbe essere d’esempio a molti giornalisti grafomani. Buona domenica Juls, ciao!

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