E se andrò via sarà in punta di piedi, ché lo sai che non amo il rumore, nè tantomeno il rancore… Gli addii devono essere leggeri come neve, che danza con eleganza e muore con dignità, salutando il pubblico con un ultimo plié.
Con tutta la buona volontà, non riesco ad immaginare un addio csi leggero ed elegante. Un addio è un addio, qualcosa di definitivo, contiene il peso di tutto un possibile futuro che non si realizzerà più, qualunque esso possa essere. Buona serata, Giulia
Un addio definitivo e ragionato non contiene nessun futuro irrealizzato, semplicemente perchè se ci fosse stato davvero un futuro non sarebbe esistito l’addio. Più che futuro irrealizzato credo tu intenda prospettiva personale, aspettativa…
Come affrontiamo un addio dipende da noi e dalla consapevolezza che una volta pronunciata la parola siamo già oltre…. Perchè non è certo nata in quel momento, ma è già maturata dentro di noi da tanto tempo.
E’ molto soggettivo, Fabricio.
Ti lascio con questa frase:
È il più vuoto e tuttavia il più pieno di tutti i messaggi umani: “Addio”
K.Vonnegut
Mi pare che alla fine Vonnegut dia ragione sia a te che a me…
Tuttavia io credo che ad ogni istante noi abbiamo una infinita di futuri dinnanzi a noi, così come un elettrone vive in una infinita nube di probabilità di posizioni…poi ogni nostra minima decisione avvera uno dei futuri e cancella ipso facto tutti gli altri…e così via..finché morte cancella tutto, per quanto ne sappiamo.
Teoria bislacca, eh!? ciao, vado nel prossimo futuro…
sto saltando di futuro in futuro..potremmo anche improvvisamente incrociarci…come in questo momento…🙂
Anche nei possibili e Infiniti futuri ci incrociamo!
Destino o pensiero generante? 😉
Potremmo berci un rum a questo punto, hai portato con te quello jamaicano?
no, il mio era guatemalteco, lo sto finendo..si compra a Milano, in via Marghera..
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Con tutta la buona volontà, non riesco ad immaginare un addio csi leggero ed elegante. Un addio è un addio, qualcosa di definitivo, contiene il peso di tutto un possibile futuro che non si realizzerà più, qualunque esso possa essere. Buona serata, Giulia
Un addio definitivo e ragionato non contiene nessun futuro irrealizzato, semplicemente perchè se ci fosse stato davvero un futuro non sarebbe esistito l’addio. Più che futuro irrealizzato credo tu intenda prospettiva personale, aspettativa…
Come affrontiamo un addio dipende da noi e dalla consapevolezza che una volta pronunciata la parola siamo già oltre…. Perchè non è certo nata in quel momento, ma è già maturata dentro di noi da tanto tempo.
E’ molto soggettivo, Fabricio.
Ti lascio con questa frase:
È il più vuoto e tuttavia il più pieno di tutti i messaggi umani: “Addio”
K.Vonnegut
Mi pare che alla fine Vonnegut dia ragione sia a te che a me…
Tuttavia io credo che ad ogni istante noi abbiamo una infinita di futuri dinnanzi a noi, così come un elettrone vive in una infinita nube di probabilità di posizioni…poi ogni nostra minima decisione avvera uno dei futuri e cancella ipso facto tutti gli altri…e così via..finché morte cancella tutto, per quanto ne sappiamo.
Teoria bislacca, eh!? ciao, vado nel prossimo futuro…
Direi teoria azzeccata!
È sempre il pensiero a generare la materia e di conseguenza le nostre variabili di vita.
Aspettami, arrivo anch’io!
😀
sto saltando di futuro in futuro..potremmo anche improvvisamente incrociarci…come in questo momento…🙂
Anche nei possibili e Infiniti futuri ci incrociamo!
Destino o pensiero generante? 😉
Potremmo berci un rum a questo punto, hai portato con te quello jamaicano?
no, il mio era guatemalteco, lo sto finendo..si compra a Milano, in via Marghera..
Eh tra tutti questi futuri mi sono confusa!! 😂 😂
Ne ho uno ottimo colombiano, di Medellin, se non finisce prima… Altrimenti si va in Marghera 😉
Buenas noches, chica!😁💤
Buenas noches a tí Fabricio. Y dulces sueños 😚