Classe 1969, Roberto Concina, in arte Robert Miles, cresce in Svizzera da genitori italiani.

Intorno ai dieci anni la famiglia si ristabilisce in Italia, nella città di Fagagna.

Appassionato di pianoforte da adolescente, capisce subito che la sua strada è quella dell’artista, abbandona gli studi e si dedica completamente alla musica.

Verso la fine degli Ottanta lavora nei club veneti come Dj, adottando lo pseudonimo di Robert Milani.

Lavora nei locali notturni per diverso tempo, assembla uno studio base comprendente un campionatore, un mixer, una tastiera e una scheda digitale a 32 tracce ed inizia una collaborazione con l’etichetta italiana Metromaxx.

E’ in questo periodo che cambia nome, diventando per tutti Robert Miles: “miles”, ovvero miglia, per simboleggiare il suo cammino musicale, un viaggio evolutivo in crescendo di nuovi ritmi.

Raggiunge una fama internazionale componendo e lanciando sul mercato il suo primo singolo, “Children”: uscito nel 1994, trova successo solo dopo il riarrangiamento del 1995, scalando le classifiche europee e rientrando nei primi venti posti di quella americana.

Nell’estate del 1996 arriva a vendere oltre cinque milioni di copie e finalmente esce il suo primo album: “Dreamland”, vincitore di dischi d’oro e di platino in tutto il mondo, senza tralasciare il Grammy inglese.

L’indimenticabile Fable è il secondo singolo estratto dall’album e viene scelto come colonna sonora del film Squillo, di Carlo Vanzina.

Come dimenticare la sigla del Festivalbar quell’anno? Era Children e noi ragazzi impazzivamo nel sentirla: un nuovo sound, l’innovazione della musica dance-trance.

Questo singolo è stato ispirato da una raccolta di foto fatte dal padre di Robert, ai tempi della guerra in Jugoslavia: un inno sul crescente numero di vittime dei conflitti mondiali, su base strumentale a pianoforte, prodotto con un costo di sole centocinquanta sterline!

Il 1997 è l’anno del secondo album, “23am”, e Robert vince il Brit Award: l’unico italiano ad aver ricevuto tale onorificenza.

Organik arriva nel 2001 e presenta collaborazioni con Bill Laswell, Trilok Gurtu e Talvin Singh.

Dopo aver vissuto a Londra, Los Angeles e Berlino si trasferisce a Ibiza, ma non vince la sua battaglia contro un male incurabile…

Oggi è un giorno triste, di quelli scuri, nebulosi, in cui ti assale un po’ lo sconforto del tempo che passa e della vita che scivola via, così in un attimo…

Ed insieme alla giovinezza e quei ricordi vividi di musica dance ti saluto Robert, arrivederci: fai buon viaggio. Nel mio cuore vive la tua “favola”.

@Blogjuls

2 commenti

    • Ciao Fabricio. No, figurati… Lo sgomento è rendersi conto che siamo attimi in un tempo così breve… Non dovremmo dimenticarlo mai, non dovremmo sprecare neppure un secondo di questa vita. Grazie per aver letto, ne sono davvero felice. Un abbraccio.

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