Spiegare l’assenza
in tutta la sua pienezza
Sangue e spine e tagli
ricordi accasciati e spacciati
Un letto sfatto
il giaciglio sfumato
Afona la stanza
deforme e confusa
Tracce invisibili
e indelebili
Carezze graffianti
baci intensi e bugiardi
Descrivere il pianto
e le risa
precipitare
per poi volare
Visioni nella mente
dettate a memoria dal cuore
Son qui
racconto il vuoto
in cui si muore
Bellissima, intensa, dolente poesia
Grazie caro Fabricio, tu sei presenza costante, respiri d’aria pulita e fresca ❣
Difficile descrivere il vuoto della mancanza che ci scivola nel sangue fino alla morte!
Già… Davvero difficile… Un abbraccio Tea!