Si spengono
le luci d’estate
si dissolvono pian piano
con l’ultimo canto delle cicale
Il cielo freddo
accompagna nuvole
si cangian la veste
al sole mutevole
Più in là
appassisce un fiore
lascia spazio
all’erba quasi incolore
In stormo
partono i gabbiani
uno tetro silenzio
sotto l’ombrello dei pini anziani
Ma alle stagioni il mare
non s’arrende mai
s’alza veemente
più forte semmai
Prosegue il suo viaggio
senza aspettare
in un continuo
andare e tornare