Fatih, Fener e Balat sono quartieri fra i più ricchi di storia di Istanbul, con caratteristiche uniche, tali da rientrare nel Patrimonio mondiale dell’Unesco. Eppure nonostante la bellezza e il fascino di queste zone solo l’uno per cento dei turisti che si reca nella città turca si spinge fin qui…

Fatih neighborhood – Istanbul

Sono troppo pochi i viaggiatori che vanno al di là della solita industria del turismo di massa, quelli che cercano il gusto autentico della cultura del luogo, delle ricchezze architettoniche, del tempo che si è fermato su sapori e tradizioni storiche.

Fatih Mosque – Istanbul

I tre rioni sono tutti affacciati sul Corno d’Oro, uniti dal comune denominatore di dedali di case e monumenti nascosti all’interno: una sorta di caccia al tesoro, in cui ci si perde volentieri…

Fatih Mosque – Istanbul

Fatih con l’imponente e omonima moschea racchiude al suo interno i credenti più ossservanti ed è quindi la zona più conservatrice. Prendetevi un po’ di tempo per una visita al mercato in Malta Çarşı: vi sorprenderà scoprire tradizioni culinarie di altissimo livello e sapori autentici dell’originale cucina turca, spendendo poco più di niente.

Malta Çarşı – Istanbul
Malta Çarşı – Istanbul

Zeyrek è una delle zone che più mi hanno colpito: inserita nel patrimonio mondiale dell’Unesco nel 1985 è un insieme di vicoli arredati da case antiche completamente in legno, facenti parte del tessuto storico di Istanbul, unici esempi dell’architettura tipica del Cinquecento.

Vista di Zeyrek – Istanbul

Dopo il grande terremoto del 1509 vengono costruite le case lignee, pensando ad una tenuta maggiore ai sismi rispetto a quelle di muratura: di quelle centocinquantamila abitazioni oggi ne resta meno dell’uno per cento.

Zeyrek neighborhood – Istanbul

Da alcuni anni il Dipartimento di Istanbul sta documentando le strutture sopravvissute per futuri lavori di restauro: le abitazioni in legno sono il tessuto urbano che una volta distingueva la città e rappresentano un elemento del patrimonio culturale.

Zeyrek neighborhood – Istanbul

Le fondamenta sono in pietra e il resto è tutto interamente in legno: dallo scheletro interno ai telai molto leggeri, le pareti, i chiodi, i travetti… Tutto pensato in modo tale che ogni pannello inchiodato seguisse la direzione della fibra legnosa. Le facciate vestite da varietà di legni intagliati, cornici a porte e finestre e particolari modiglioni.

Speriamo che tali architetture possano essere recuperate al più presto, perchè rappresentano la vera Costantinopoli: ad oggi ancora poco è stato fatto e la trascuratezza e il degrado sono ovunque…

Zeyrek neighborhood – Istanbul

Zeirek ha una grande Moschea, ai tempi la chiesa di Cristo Pantocratore: uno degli edifici più importanti del periodo bizantino.

Moschea di Zeyrek – Chiesa del Cristo Pantocratore – Istanbul

Proseguendo il cammino tra il distretto di Fatih e Zeyrek si arriva a Fener, l’antico quartiere greco, caratterizzato da ripide e strette stradine, quasi un labirinto di sanpietrini centenari, case ottomane ricche di colori e una moltitudine di botteghe: un tempo vi vivevano pacificamente ebrei, crociati, bizantini e armeni, i quali hanno lasciato una ricchezza culturale incomparabile.

Fener neighborhood – Istanbul
Fener neighborhood – Istanbul

Passeggiando fra case decadenti dalle forme singolari, bambini che giocano a pallone per le strade, si arriva davanti al Rum Lisesi, il Liceo Greco Ortodosso, caratteristico edificio in mattoni rossi, che sovrasta la collina di Fener.

Rum Lisesi – Fener neighborhood – Istanbul
Rum Lisesi – Fener neighborhood – Istanbul

Per arrivare fin quassù occorre armarsi di animo e coraggio e salire una scalinata ripida: qui un tempo sorgevano le mura dell’antica Costantinopoli e vi è una chiesa ai più sconosciuta, quella di Santa Maria dei Mongoli, detta anche la Chiesa Rossa.

Chiesa di Santa Maria dei Mongoli – Fener neighborhood – Istanbul

Andate anche a visitare il luogo più rimarchevole della religione cristiana: il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, potremmo dire la San Pietro ortodossa. Infatti, in ordine di gerarchia il patriarcato è secondo solo a Roma, prima ancora di Alessandria, Gerusalemme ed Antiochia.

Patriarcato Ecumenico – Fener neighborhood – Istanbul

Infine Balat, storico quartiere ebraico durante il periodo bizantino e ottomano: ai tempi la convivenza tra religioni diverse non era un problema a Istanbul.

Balat neighborhood – Istanbul

Dopo il forte terremoto del 1894 gli ebrei migrano verso il quartiere di Galata e a metà degli Novanta del secolo scorso la quasi totalità dei rimanenti verso Şişli.

Balat neighborhood – Istanbul
Balat neighborhood – Istanbul

L’abbandono ebraico ha portato il quartiere, piano piano, alla povertà e la zona si ripopola di immigrati con scarse risorse.

Balat neighborhood – Istanbul
Balat neighborhood – Istanbul

Dopo anni di trascuratezza l’Unesco, considerando l’importanza storica degli edifici di Balat, fa partire un progetto di riqualificazione ancora in atto: disarmante incanto e decadenza che convivono a pochi passi l’uno dall’altro…

Corno d’Oro – Istanbul

Alla sommità di Balat uno splendido parco crea la cornice perfetta al panorama sul Corno d’Oro.

Ponte Fatih Sultan Mehmet – Istanbul

Proseguendo a piedi la Chiesa di San Salvatore in Chora, oggi Kariye Müzesi. Magnifici mosaici e affreschi: esempi rilevanti dello stile artistico bizantino.

Corno d’Oro – Istanbul

Emozioni uniche e forti, per cuori assetati di sapere.

@Blogjuls

6 commenti

  1. Bel articolo e splendide fotografie. Di questi quartieri ho letto in alcuni libri e intravisto in alcuni film. Credo tuttavia che per conoscerli e comprenderli a fondo ci voglia una cultura raffinata, che sappia stare saldo sul crinale che corre tra Storia e Cronaca e “vedere” con chiarezza l’intreccio fra quelle diverse dimensioni temporali e spaziali. Il mutar dei quartieri segue il mutar della Storia e la fa diventare cronaca. Egualmente, i fatti di quartiere spesso ne travalicano i limiti e influenzano la Storia. Un po’ come l’enigma…c’era prima l’uovo o la gallina! Complimenti, Giulia. Buon pomeriggio

    • Interessante pensiero Fabricio caro…
      A questo proposito ricordo che Aristotele, al quesito “è nato prima l’uovo o la gallina?”, rispose che nacque prima il gallo!!! La domanda era problematica anche per lui, suppongo…
      Buon pomeriggio a te. A presto.

Lascia un commento

Per favore scrivi il tuo commento
Per favore scrivi il tuo nome qui